L’INFERMIERE CASE MANAGER IN EMATOLOGIA

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Como fa le congratulazioni alla dottoressa Marianna Leone iscritta presso il nostro ordine che ha fatto parte del gruppo di lavoro per la stesura del documento:

“L’Infermiere Case Manager in Ematologia – L’implementazione delle competenze nel percorso clinico assistenziale del paziente affetto da linfoma”, realizzato dal Gruppo Infermieristico della Fondazione Italiana Linfomi (GIFIL).

L’Infermiere Case Manager è il professionista che si eleva a riferimento per il paziente lungo l’intero percorso assistenziale.

I complimenti dell’OPI di Como vanno a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di tale documento:

Lucia Saracino, Daniela Manzo, Giorgia Gobbi, Chiara Colognesi, Federica Olivazzi, Jessica Gaioni, Filippo Ingrosso, Valentina Zoboli, Giovanni Messana, Anna Vaccaro, Michela Colalelli, Giuliana Nepoti.

Documento

Sistema di allerte Imi – D.Lvo 15/2016

Il sistema IMI per il rilascio del Tessera Professionale Europea prevede un meccanismo di Allerta ovvero una procedura in base alla quale le Autorità competenti di tutti gli Stati membri saranno informate circa i provvedimenti giurisdizionali, amministrativi e disciplinari che limitino o vietino, anche in modo temporaneo, l’esercizio delle attività professionali degli Infermieri.

Il meccanismo funziona tramite il Sistema IMI e in base alle disposizioni del D.Lvo 15/2016, investe di tale onere direttamente i Collegi Provinciali.

Infatti i Collegi, quali responsabili della tenuta degli Albi, sono i soggetti tenuti a provvedere ad emettere le Allerte, entro tre giorni dalla deliberazione del consiglio direttivo, inserendo i relativi dati su un apposito sito.

Le allerte riguardano non solo i casi di radiazione e sospensione ma anche altri motivi di cancellazione come la morosità, la perdita dei diritti civili, la richiesta di cancellazione, ecc.

Al collegio è fatto obbligo di dare comunicazione con raccomandata AR al sanitario dell’avvenuta allerta; una volta cessato il motivo dell’allerta (re-iscrizione in caso di morosità, termine della sospensione, ecc.) il collegio deve annullare la stessa e darne comunicazione al sanitario con le stesse modalità.

Rappresentando, tale procedura, un notevole aggravio sulle attività amministrative dei Collegi stessi, se ne è fatta carico la Federazione nazionale, naturalmente sulla base delle comunicazioni fornite dai Collegi provinciali nel rispetto dell’art. 3 DPR 137/2012.

La Federazione nazionale, di conseguenza, provvederà a dare l’allerta IMI, entro 3 giorni dall’avvenuta conoscenza, in base alle comunicazioni pervenute dai Collegi, per:

  • motivi amministrativi
  • morosità
  • ritiro titolo di abilitazione
  • perdita del godimento dei diritti civili (interdizione o inabilitazione comunicati dall’Autorità giudiziaria – art. 6 D.Lvo 15/2016)
  • rinunzia
  • motivi sostanziali       sospensione dal ………. al ………..
  • radiazione

L’attivazione del sistema di Allerta ha come data di inizio il 18 gennaio 2016.

La Federazione nazionale si è quindi attivata e sta cominciando ad inserire sul sistema IMI i dati ricevuti dai Collegi a partire da tale data.

Avverso l’allerta il professionista può presentare ricorso per chiederne la cancellazione o la rettifica, oltre al risarcimento di eventuali danni causati da allerte ingiustificate. Quando cessa la motivazione dell’allerta la Federazione nazionale procederà ad annullarla, entro tre giorni dalla data di adozione della decisione di revoca o dalla scadenza del divieto o della limitazione.

Ribadiamo l’importanza di attivare l’indirizzo PEC al fine di evitare l’invio della Raccomandata.

Si tratta di un sistema complesso, impegnativo e di nuova concezione che sicuramente sarà perfezionato man mano che tutti i Paesi dell’UE cominceranno ad attuarlo.

Verifica autocertificazioni

Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) che  prevede che le pubbliche amministrazioni si adoperino per effettuare controlli ed accertamenti, il Collegio IPASVI di Como ha attivato tale procedura in particolare sulla verifica del Casellario Giudiziale.

In particolare, l’articolo 71 (Modalità dei controlli) del già citato decreto stabilisce che le  amministrazioni sono tenute ad effettuare idonei controlli, anche a campione, e in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 dello stesso decreto.

Festa Internazionale dell’Infermiere 14 maggio 2016

SABATO 14 MAGGIO 2016 a COMO in Piazza Duomo, dalle 10 alle 17.30,

si svolgerà la festa di celebrazione della

GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFERMIERE.

Gli infermieri iscritti al Collegio IPASVI della Provincia di Como che vogliono partecipare in modo attivo alla manifestazione in programma  riceveranno come ringraziamento la felpa identificativa(vedi immagine di seguito) della figura infermieristica pensata da questa Commissione Immagine. E’ possibile prenotare la propria felpa inviando una e-mail alla Segreteria del Collegio (info@opicomo.it) indicando il proprio nominativo con recapito telefonico, la propria disponibilità (fasce orarie: dalle 10.00 alle 13.30 oppure dalle 13.00 alle17.30) e la taglia preferita. Sono a disposizione 100 felpe.

 Criteri di assegnazione felpe:

  • Ordine di ricevimento candidatura
  • Priorità a chi non ha potuto partecipare lo scorso anno
  • Presenza nella fascia oraria indicata

 La Commissione Immagine.

Nomina CTU e CTP

Attualmente il disegno di legge prevede che “nei procedimenti civili e nei procedimenti penali aventi a oggetto la responsabilità sanitaria, implicanti la valutazione di problemi tecnici complessi, l’autorità giudiziaria affida l’espletamento della consulenza tecnica e della perizia a un medico specializzato in medicina legale e a uno o più specialisti nella disciplina che abbiano specifica e pratica conoscenza di quanto oggetto del procedimento”.

In analogia e per le stesse motivazioni legate alla modifica già avvenuta sul ruolo di coordinamento del risk management, sarebbe il caso, secondo la presidente Ipasvi,  di prevedere anche a questo livello la possibilità che il compito di CTU e CTP possa essere svolto oltre che dai medici anche da altro personale dipendente delle strutture sanitarie ‘con adeguata formazione ed esperienza almeno triennale’.

“Questo – ha spiegato – anche in considerazione del fatto che la giurisprudenza ha definito negli ultimi tempi “autonoma” la responsabilità degli atti compiuti da infermieri rispetto a quelli di altri professionisti, fino a condanne a questi per non aver verificato errori di altri (Cassazione sen. 2192/ 2015). E sempre la giurisprudenza  (Cassazione sen. 2541/2016) ha stabilito che l’infermiere non è ‘ausiliario del medico’, ma ‘professionista sanitario’ e assume responsabilità di tipo omissivo riconducibili a una specifica posizione di garanzia nei confronti del paziente, del tutto autonoma rispetto a quella del medico. E ha precisato anche che la responsabilità della formazione del personale infermieristico è in capo al personale infermieristico stesso ed esula dalle ‘prerogative dirigenziali del direttore o primario del reparto’. Quindi – ha concluso Mangiacavalli – , appare corretto che anche la responsabilità sanitaria in caso di procedimenti civili e/o penali, ove ci siano da considerare aspetti tecnici, sia valutata  da professionisti appartenenti alla stessa categoria professionale”.

evento formativo 20 giugno 2015

Nella sezione “iscriviti ai nostri corsi” http://www.ipasvicomoeventi.it/Elenco_Eventi.aspx è stato pubblicato il programma dell’evento formativo “ Il processo di ricerca: teoria ed utilizzo dei metodi e degli strumenti per applicare alla pratica clinico-assistenziale infermieristica le migliori prove di efficacia” che si svolgerà a Como il 20 giugno 2015. Iscrizioni aperte.