Progetto di studio “L’impatto dell’emergenza coronavirus su medici e infermieri: studio osservazionale

Pubblichiamo  una richiesta di collaborazione relativa ad  un progetto di studio su scala nazionale dal titolo “L’IMPATTO DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS SU MEDICI E INFERMIERI: STUDIO OSSERVAZIONALE

Si tratta di un’indagine conoscitiva su scala nazionale che rileva l’impatto dell’emergenza COVID-19, tra gli operatori sanitari che operano in prima linea, analizzando le conseguenze psico-fisiche correlate, la qualità della vita, lo stress-lavoro correlato e il benessere psico-fisico.

Lo studio, realizzato attraverso un questionario anonimo on line, è costituito da una sezione dei dati socio-demografici e dai seguenti strumenti validati in letteratura: lo IES (Impact Event Scale) (Horowitz et al., 1979), lo STAI (State Trait Anxiety Inventory – Ansia di tratto (Spielberger, 1983; Adattamento italiano a cura di Pedrabissi e Santinello, 1989) e il BDI (Beck Depression Inventory) (A.T Beck, 1967).

Lo studio, rivolto alle Professioni Mediche e Infermieristiche, si attiene alle indicazioni fornite dalle norme di Buona Pratica Clinica ed Etica della Ricerca (Decreto Ministero della Salute 14/07/1997), nonché a quelle per la tutela delle persone e di altri soggetti, secondo quanto previsto dalla normativa sulla protezione dei dati personali (Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101).

link per la partecipazione all’indagine

Fondo di solidarietà #NoiConGliInfermieri – Al via le richieste di contributi

A seguito del lancio da parte della Federazione, il 10 aprile scorso, della campagna di raccolta dedicata agli infermieri colpiti, a vario titolo, da Covid19, per loro e per le loro famiglie è nato un Fondo di solidarietà, da integrare e alimentare nel tempo attraverso donazioni pubbliche e private.

Si tratta di un Fondo “a sportello”, in cui alla classica attività di raccolta delle donazioni si affianca la immediata erogazione di contributi agli infermieri, regolarmente iscritti all’Albo e in possesso dei requisiti individuati dal regolamento approvato dal Comitato centrale FNOPI.

Nella sezione “download” della piattaforma di raccolta fondi, all’indirizzo https://www.noicongliinfermieri.org/il-fondo-di-solidarieta/ sono  già disponibili i modelli di domanda, già organizzati per ciascuna area di intervento.

I richiedenti possono inviare da subito tutta la documentazione necessaria alla Federazione, tramite Pec o raccomandata con ricevuta di ritorno.

Tutti gli interventi e i requisiti di accesso sono sintetizzati nella tabella presente all’indirizzo https://www.noicongliinfermieri.org/il-fondo-di-solidarieta/.

 

 

COVID-19: Manifesto deontologico degli infermieri per i cittadini

La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), a un anno dal varo del nuovo Codice deontologico degli infermieri,  ha messo a punto un “Manifesto deontologico” per la pandemia COVID-19, perché, si legge nel documento, “in un momento di difficoltà estrema, nel quale tutto sembra diventare impervio e nel quale più forte, e giustificata, è la tentazione di semplificare, crediamo che le qualità professionali e deontologiche degli infermieri possano e debbano essere portate in primo piano, praticate, comunicate ai cittadini”. continua

Attivazione Fondo di Solidarietà #NoiConGliInfermieri

Noi infermieri con le nostre vite per salvare la tua. Adesso abbiamo bisogno di te.

Sostieni il fondo di solidarietà #NOICONGLIINFERMIERI per gli infermieri colpiti dal virus, promosso dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni INFERMIERISTICHE.

L’intero ammontare delle donazioni sarà un AIUTO IMMEDIATO e CONCRETO per:

  • infermieri colpiti dal virus in riabilitazione
  • infermieri in quarantena
  • famiglie degli infermieri deceduti nella lotta contro il virus

Fai la differenza. Dona ora.

Vai su www.noicongliinfermieri.org o dona tramite
IBAN IT91P0326803204052894671510 Banca Sella SpA
Causale: Fondo di Solidarietà NOI CON GLI INFERMIERI

 

CORSO FORMATIVO GRATUITO COVID-19: corso FAD per proteggersi e gestire l’emergenza

È online il corso di formazione gratuito, con direzione scientifica a cura dell’Università Vita-Salute San Raffaele, dedicato a tutto il personale infermieristico italiano sulle procedure richieste per la gestione di Covid-19. Il corso – disponibile sul sito della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) al seguente indirizzo www.fnopi.it – è diviso in tre moduli per una durata complessiva di otto ore. Le lezioni offrono indicazioni operative e immediatamente applicabili a supporto degli operatori sul campo su tematiche riguardanti la protezione individuale, la ventilazione non invasiva e la gestione dello stress in situazioni di emergenza. continua

vai al corso

OMNIA VINCIT AMOR di Kiszka A.

Andrà tutto bene o poteva andare meglio? Mentre la televisione ci tartassa ininterrottamente di informazioni sulla diminuzione del numero dei contagi e mentre tuttavia i nostri ospedali di provincia stanno soffrendo in queste ore le pene dell’inferno, non resta che porsi questa lecita domanda.

Ecco che mentre incapaci di qualsiasi reazione accettiamo impotenti la proroga delle misure di isolamento sociale annunciata dal Premier Conte ieri sera, noi continuiamo ad esser sottoposti quotidianamente a dura prova come infermieri e come esseri umani.

E allora consentitemi una riflessione perché quando il Covid 19 lo hai dentro tu cominci a chiederti se hai fatto abbastanza oppure se c’è qualcosa per cui vale la pena aggrapparsi a questa VITA MERAVIGLIOSA, SEDUCENTE E MIRACOLOSA che di continuo ama metterci alla prova. Ed è proprio in questi momenti che la personalizzazione dell’assistenza infermieristica si manifesta in tutte le sue sfaccettature consentendo a quel valore aggiunto espresso dalla nostra professione quotidianamente di accentuarsi all’ennesima potenza.

Quando i nostri studenti nelle aule ci domandano esempi di personalizzazione dell’assistenza infermieristica siamo sempre in difficoltà ma allora ecco che potremo raccontare di come siamo riusciti a far dare un saluto rapido attraverso i separè che dividono la camera calda del nostro pronto soccorso ad una figlia che da giorni non vedeva il suo papà o di come abbiamo assistito padre e figlio nella stessa camera della medicina per acuti volutamente riuniti per poter affrontare insieme il decorso di questa ingrata e silenziosa malattia o di quella volta che abbiamo scelto di tenere uniti marito e moglie con sospetto di malattia nonostante non avessimo più posti per garantire la vicinanza degli stessi che comunque dovrebbe mantenere almeno il metro di distanza.

Da questa drammatica esperienza non potremo che trarre i migliori insegnamenti ed in particolare che aldilà del proprio credo e pensiero filosofico, vi è qualcosa di ancora più potente che alimenta l’animo umano e che nella storia ci insegna a pensare che gli esseri umani sopravvivono anche e mi verrebbe da dire soprattutto grazie all’amore nelle sue più ampie e splendide sfaccettature.

Allora mentre il dr Spata (presidente dell’Ordine dei Medici di Como) si rivolge al presidente Mattarella per segnalare vergognose campagne di studi legali che offrono consulenze gratuite a chi volesse intentare cause legali nei confronti dei medici ritenuti ingiustamente responsabili di eventuali decessi legati a tale terribile epidemia per cui ha tutto il nostro sostegno, continuiamo a meditare sul senso di questo momento storico che da una parte non può che metterci a dura prova come infermieri ma dall’altra ci conduce inevitabilmente ad una riscoperta dei valori professionali che da sempre ci vedono accanto alle persone assistite.

“Due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Se ne avete una va bene. Se le avete tutte e due siete invincibili”.[T.T.]

Ringrazio Delfine Maria, OSS pronto soccorso ASST-Lariana per questo meraviglioso scatto, tutti i miei colleghi che mai un secondo mi hanno fatta sentire sola, gli studenti del terzo anno di infermieristica dell’Insubria per la loro commovente vicinanza e soprattutto la mia famiglia che si sta prendendo cura di me in modo memorabile..

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Dipartimento Protezione civile. Richiesto infermieri esperti

FNOPI è stata contattata dal Dipartimento della protezione civile con la richiesta urgente di ricevere la disponibilità di Infermieri esperti di Terapia intensiva che sarebbero impiegati, nell’ambito della Protezione civile, prevalentemente in supporto ai colleghi degli ospedali lombardi sottoposti a maggiore impegno a causa dell’emergenza in corso, compresi gli ospedali che assistono pazienti infetti da coronavirus.
Un ulteriore impiego, non ancora confermato, potrebbe essere l’assistenza a bordo di ambulanze dedicate al trasporto di pazienti “intensivi”, dalla Lombardia verso altre Regioni.
In caso di disponibilità sarà previsto lo stesso trattamento che la normativa prevede (artt. 39 e 40 D.Lgs. 1/2018) per i volontari ovvero il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio.
Eventuali candidature possono essere inviate a como@cert.ordine-opi.it entro e non oltre le ore 10 di venerdì 13 marzo 2020 indicando Nome cognome, cellulare, e-mail/PEC.

Emergenza Covid-19: senza infermieri non c’è alcun SSN

L’emergenza Coronavirus, il COVID-19, di queste settimane ha messo in evidenza l’impegno, lo sforzo e la competenza degli infermieri nell’assistenza specialistica e intensiva ai cittadini affetti da SARS-CoV-2. La carenza di infermieri nel SSN, e la dedizione e la passione che questi professionisti della sanità mettono in campo, è da anni richiamata dagli Ordini professionali all’attenzione delle istituzioni e dei media: sorprende che si sia dovuta attendere una emergenza sanitaria di questa portata per apprendere “mediaticamente” che non è possibile alcuna sanità senza infermieri. La professione infermieristica da anni sostiene il Sistema Sanitario Nazionale, nonostante le discutibili politiche che hanno portato a vincoli stringenti rispetto alle esigenze organiche ospedaliere ed alle necessità di assistenza infermieristica nelle famiglie e nelle comunità.

Come Ordini degli infermieri lombardi stiamo collaborando incessantemente con le istituzioni nazionali e regionali relativamente all’emergenza COVID-19, sostenendo le misure adottate anche laddove abbiamo preso solo atto di interventi che suscitano dubbi e perplessità quali, per esempio, le modalità di reclutamento in emergenza del personale infermieristico: dalla chiamata degli infermieri in pensione all’affrettata anticipazione delle sessioni di laurea. Allo stesso tempo si moltiplicano le segnalazioni dei colleghi relativamente alla esiguità dei dispositivi di protezione individuale e alla difficoltà a disporne per potere svolgere il proprio lavoro di assistenza in sicurezza. Ciononostante, i nostri infermieri nelle corsie e sui territori stanno dando il meglio con competenza scientifica e appassionata umanità, certamente in collaborazione, al fianco dei medici, dei professionisti sanitari e tecnici, degli operatori sociosanitari, ma ancora di più accanto ai pazienti, alla loro malattia e ai rischi che essa stessa comporta per chi cura e si prende cura.

In relazione alle professioni mediche, infermieristiche, sanitarie e tecniche, oggi invitiamo i media e gli organi di stampa a una comunicazione più attenta, pertinente e rigorosa, a una chiara identificazione delle professioni coinvolte, delle rispettive responsabilità e dei rischi che si assumono e che esercitano nel quotidiano lavoro con l’ammalato, sia esso il paziente affetto da coronavirus, sia esso il cittadino fragile affetto da patologie croniche e invalidanti.

Gli infermieri sono da sempre al fianco dei cittadini, sono uno dei pilastri del SSN, ma senza infermieri non c’è alcun SSN. Oggi più di ieri!

comunicato stampa