Pronto soccorso in “ERA POST-COVID”

La  tempesta sembra essere passata lasciando dietro di se i resti di tanti vascelli che nel mare del caos e della disperazione hanno tentato in tutti i modi di conservare la propria integrità per portare a compimento questo lungo e sofferto viaggio verso la salvezza. Salvezza che purtroppo non vi è potuta essere per tutti. Eppure nonostante tutta la sofferenza, la paura, la rabbia e la stanchezza accumulata nel corso di questi mesi, noi infermieri e medici siamo ancora qua e senza mai aver compiuto un passo indietro.

Ci siamo più volte sentiti chiamare angeli ma questa definizione non l’abbiamo mai sentita calzare sulla nostra pelle: non siamo angeli, siamo professionisti consapevoli e proprio per questa ragione, passato il periodo pandemico, ci aspettiamo rispetto e riconoscimento da parte della popolazione italiana che per tutti questi mesi abbiamo assistito direttamente o indirettamente. Già perché fare l’infermiere o il medico in tempi di Covid non significa solo “combattere in prima linea” ma anche stare accanto alle persone bisognose di informazioni necessarie per assistere il proprio caro a domicilio, tranquillizzarle rispetto alle misure preventive ed alle norme igieniche di sicurezza, informarle rispetto alle adeguate norme di comportamento sociale. Ecco, è su questo che oggi vorrei fermarmi a riflettere con voi.

Le televisioni ci mostrano ondate di ragazzi all’interno di locali e discoteche, persone assembrate nei luoghi chiusi ed una generale superficialità che caratterizza l’atteggiamento dell’italiano medio in epoca “post-Covid”.

Nel frattempo gli ospedali continuano a lavorare. Già perché oltre al Covid che purtroppo non è del tutto scomparso, sono tornati i traumi maggiori della strada, gli eventi neurologici, le sindromi coronariche acute ed il dolore atraumatico del dito da un mese.

Ieri un giovane maschio si presenta all nostra attenzione chiedendo di poter effettuare un tampone in quanto necessario per poter partire in vacanza senza incorrere in possibili problematiche legate al paese di provenienza.

Abbiamo spiegato al paziente in questione il ruolo di emergenza- urgenza  che il pronto soccorso DOVREBBE rivestire. Non ha compreso. E ha aggiunto che vi erano alternative possibili per poter partire.

Il pronto soccorso, ora come non mai, ha necessità di ricostituirsi come centro di risposta a bisogno assistenziali di reale emergenza e per tale motivo gli operatori sanitari hanno il dovere professionale di sensibilizzare la popolazione ad un corretto utilizzo delle risorse disponibili.

“Lo so, voi avete ragione ma io non posso partire in vacanza senza questo tampone”.

“ Senta è un anno che non faccio ferie. È un anno che non vedo la mia Sicilia. Le assicuro che capiamo benissimo”.

KISZKA A.

Pec OBBLIGATORIA per tutti i professionisti iscritti all’albo

Ricordiamo a tutti i professionisti iscritti ad OPI Como che non hanno ancora attivato la pec, di provvedere al più presto all’attivazione, in quanto  il D.L. 16 luglio 2020 n. 76, cd Decreto Semplificazioni,  ha apportato importanti modifiche alla legge 28/01/2009 n. 2 che ha introdotto l’obbligatorietà della PEC per i professionisti iscritti all’albo.

Alla luce della nuova normativa, ogni professionista iscritto all’albo che non comunicherà all’Ordine la propria pec, ovvero richieda l’attivazione della pec  fornita gratuitamente da OPI Como (link al modulo),  riceverà, con raccomandata a.r. diffida  ad adempiere entro e non oltre il termine di trenta giorni decorrenti dal ricevimento della stessa.

In caso di mancata ottemperanza alla diffida, l’Ordine dovrà comminare la sanzione della sospensione del professionista inadempiente dal relativo albo fino all’avvenuta comunicazione del domicilio digitale.

Si chiede pertanto la massima collaborazione al fine di evitare l’attivazione di tale procedura che, non solo si ripercuoterebbe  negativamente sull’iscritto che, con la  sanzione disciplinare  della sospensione dall’albo si vedrebbe costretto ad interrompere l’attività lavorativa, ma anche sull’Ordine che dovrà impegnare ulteriori risorse umane ed economiche per dar corso a tale adempimento obbligatorio .

La segreteria dell’Ordine è a completa disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.

Come diventare “ambasciatore” della campagna #NonChiamateciEroi

La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche giovedì 25 giugno alle ore 21 lancia, con un evento social dedicato, la nuova campagna #NonChiamateciEroi, a sostegno della raccolta fondi #NoiConGliInfermieri: verrà apposto sulle finestre di ogni casa e divulgato attraverso i social network di ogni utente il simbolo della campagna. L’immagine ideata mostra un volto stilizzato per metà coperto da una mascherina chirurgica e per metà scoperto, a simboleggiare che ogni infermiere è sia un professionista sia un essere umano. Non un eroe da elevare, bensì un uomo o una donna con tutti i sentimenti che contraddistinguono ogni persona. continua

In ricordo di Flaminia Uberti Conte – presidente OPI Como dal 1982 al 1996

Con la scomparsa di Flaminia Uberti Conte perdiamo una delle ultime testimoni del periodo che ha preceduto l’avvio dell’attuale crescita della professione infermieristica.
Presidente dell’allora Collegio e docente di infermieristica fino alla fine degli anni ‘90, è stata il mio predecessore alla guida del Collegio in cui ho ricoperto l’incarico fino al 2004, anno in cui si era nel vivo della crescita della nostra professione dopo la legge 42 e la legge 251.
Ma è stata anche mia insegnante e da lei ho imparato molto delle basi della professione che oggi mi onoro di rappresentare a livello nazionale alla presidenza della Federazione degli ordini.
Il nostro territorio non era facile da gestire professionalmente.
L’assistenza ha sempre richiesto un’organizzazione particolarmente articolata e la presenza di numerose strutture aveva bisogno di garanzie sul mantenimento del giusto equilibrio e utilizzo delle professionalità.
In questo Flaminia Uberti Conte è stata tra chi ha gettato le basi del carattere della nostra professione che poi si è sviluppato e oggi è fortemente tutelato dalla presenza e dalla rappresentanza ordinistica.
È quindi con profonda tristezza che la ricordo in questo momento, sottolineando che tutti dobbiamo sempre essere consapevoli che se oggi la nostra professione ha raggiunto gli alti livelli che le vengono sempre di più riconosciuti è proprio perché c’è nel passato chi ha saputo gettare le basi per la sua crescita.
Barbara Mangiacavalli

ABCDE: corso gratuito antistress e burnout per i professionisti della salute

Con il patrocinio delle quattro Federazioni FnomCeo, FNOPI, FNOPO e TSRM PSTRP, sarà on line dal 15 maggio il corso dello psichiatra Massimo Picozzi per prevenire stress e burnout dei professionisti della Salute.

Burnout e stress psico-fisico: durante COVID-19 colpiscono tra il 30 e il 50% degli operatori sanitari e a fine pandemia possono lasciare tracce indelebili.

Provocano irritabilità, difficoltà ad addormentarsi la notte, tensioni muscolari, stress lavorativo con minore resa sul lavoro, affaticamento fisico e mentale, cattiva salute. continua

12 maggio 2020 – Giornata mondiale dell’infermiere: la Fnopi sceglie il web

Anno mondiale dell’Infermiere, Giornata internazionale dell’infermiere, bicentenario della nascita di Florence Nightingale, madre dell’Infermieristica moderna.

La pandemia COVID-19 ha “fermato” le presenze fisiche a questa tripla celebrazione – che sarà comunque recuperata appena la situazione lo consentirà – ma non la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI), che, per la prima volta nella sua storia, ha programmato di onorare la ricorrenza del 12 maggio esclusivamente on line, contando sul web e sui social, per diffondere, nel corso della giornata, numerosi contenuti inediti dedicati alla professione. continua

Progetto di studio “L’impatto dell’emergenza coronavirus su medici e infermieri: studio osservazionale

Pubblichiamo  una richiesta di collaborazione relativa ad  un progetto di studio su scala nazionale dal titolo “L’IMPATTO DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS SU MEDICI E INFERMIERI: STUDIO OSSERVAZIONALE

Si tratta di un’indagine conoscitiva su scala nazionale che rileva l’impatto dell’emergenza COVID-19, tra gli operatori sanitari che operano in prima linea, analizzando le conseguenze psico-fisiche correlate, la qualità della vita, lo stress-lavoro correlato e il benessere psico-fisico.

Lo studio, realizzato attraverso un questionario anonimo on line, è costituito da una sezione dei dati socio-demografici e dai seguenti strumenti validati in letteratura: lo IES (Impact Event Scale) (Horowitz et al., 1979), lo STAI (State Trait Anxiety Inventory – Ansia di tratto (Spielberger, 1983; Adattamento italiano a cura di Pedrabissi e Santinello, 1989) e il BDI (Beck Depression Inventory) (A.T Beck, 1967).

Lo studio, rivolto alle Professioni Mediche e Infermieristiche, si attiene alle indicazioni fornite dalle norme di Buona Pratica Clinica ed Etica della Ricerca (Decreto Ministero della Salute 14/07/1997), nonché a quelle per la tutela delle persone e di altri soggetti, secondo quanto previsto dalla normativa sulla protezione dei dati personali (Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101).

link per la partecipazione all’indagine

Fondo di solidarietà #NoiConGliInfermieri – Al via le richieste di contributi

A seguito del lancio da parte della Federazione, il 10 aprile scorso, della campagna di raccolta dedicata agli infermieri colpiti, a vario titolo, da Covid19, per loro e per le loro famiglie è nato un Fondo di solidarietà, da integrare e alimentare nel tempo attraverso donazioni pubbliche e private.

Si tratta di un Fondo “a sportello”, in cui alla classica attività di raccolta delle donazioni si affianca la immediata erogazione di contributi agli infermieri, regolarmente iscritti all’Albo e in possesso dei requisiti individuati dal regolamento approvato dal Comitato centrale FNOPI.

Nella sezione “download” della piattaforma di raccolta fondi, all’indirizzo https://www.noicongliinfermieri.org/il-fondo-di-solidarieta/ sono  già disponibili i modelli di domanda, già organizzati per ciascuna area di intervento.

I richiedenti possono inviare da subito tutta la documentazione necessaria alla Federazione, tramite Pec o raccomandata con ricevuta di ritorno.

Tutti gli interventi e i requisiti di accesso sono sintetizzati nella tabella presente all’indirizzo https://www.noicongliinfermieri.org/il-fondo-di-solidarieta/.

 

 

COVID-19: Manifesto deontologico degli infermieri per i cittadini

La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), a un anno dal varo del nuovo Codice deontologico degli infermieri,  ha messo a punto un “Manifesto deontologico” per la pandemia COVID-19, perché, si legge nel documento, “in un momento di difficoltà estrema, nel quale tutto sembra diventare impervio e nel quale più forte, e giustificata, è la tentazione di semplificare, crediamo che le qualità professionali e deontologiche degli infermieri possano e debbano essere portate in primo piano, praticate, comunicate ai cittadini”. continua