Ai tempi del Corona Virus

Essere infermieri al tempo del Corona Virus: non puoi sceglierlo, ti ci ritrovi in mezzo.

Giorno dopo giorno abbiamo visto i nostri reparti trasformarsi, abbiamo visto i nostri pazienti trasferirsi e abbiamo visto cambiare il nostro ambiente quotidiano.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati messi in atto tutti i protocolli necessari a creare adeguati percorsi dedicati ai pazienti infetti e potenzialmente tali: cartellonistica di allerta in tutti i corridoi, chiusura di spazi comuni e riduzione dell’afflusso dei visitatori.

Ma il grande cambiamento lo si vive in reparto, dove si passa la maggior parte del turno. Un turno che inizia venti minuti prima, ma anche mezz’ora prima del previsto. Perché ai tempi del Corona Virus, nei reparti dedicati, tutto il personale deve vestirsi ed isolarsi in modo completo indossando tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari: si inizia con una divisa in TNT monouso, si prosegue con il primo paio di guanti, calzari ben scocciati ai pantaloni, un copri capo stile “burqa” che lascia fuori solo gli occhi; si continua con il camice che arriva fin sotto alle ginocchia e al quale si scoccia il secondo paio di guanti. Infine, si indossano gli occhiali o la visiera protettiva ed il terzo paio di guanti. Tutte queste procedure fatte come un rituale, in silenzio, aiutati dai propri colleghi, e già da subito si intuisce l’aumentato senso di unità con i colleghi, dove reciprocamente si affida la propria sicurezza al collega affinché ci si aiuti nella vestizione che non si può fare da soli.

La nostra forza è poter contare sui propri compagni di viaggio, sapere che dove non arrivi tu arriva il tuo collega. Quando ti vedono stanco, affaticato, affannato sotto a quella tuta impermeabile con gli occhiali appannati dal caldo insopportabile che ti limitano la visuale, sono proprio i tuoi colleghi a metterti una mano sulla spalla e a dirti “vai tranquillo, siediti un attimo e riposati, proseguo io con la terapia”.

Ai tempi del Corona Virus non è facile fare l’infermiere, né tanto meno essere infermiere: tutto ciò che hai fatto fin qui diventa irrilevante, entri in un mondo completamente nuovo, familiare sì ma nuovo.

Quell’idea di dover chiudere le porte delle stanze per isolare i pazienti e non poterli vedere dal corridoio mentre passi buttando un’occhiata alla stanza; quell’idea di dover passare il minor tempo possibile col paziente per ridurre le probabilità di contagio; quell’idea che l’unica speranza che quel paziente ha sei tu, che gli porti i saluti di un familiare sentito al telefono o in videochiamata con la voce tremante e spaventata.

Ai tempi del Corona Virus, per noi infermieri non esiste l’ Home Working, perché noi da casa dobbiamo uscire: usciamo di casa con un unico obiettivo, fare in modo che i nostri pazienti, a casa, ci possano tornare.

Ai tempi del Corona Virus scopri nuovi valori, nuove risorse, nuove paure. Cambiano i modi di salutarsi, il modo di relazionarsi, impari a comunicare con gli occhi che sono ormai l’unica parte appena visibile dietro gli occhiali protettivi. Ma si continua a lottare insieme a chi, con te, si ritrova isolato in una realtà quasi sospesa: dove la differenza la fa il risultato di un tampone.

Ai tempi del Corona Virus noi infermieri ci siamo, come ci siamo sempre stati, e ci saremo anche dopo.

Per il Gruppo Giovani Infermieri  Alessandro D’Angelo – Marco Cavallasca

Fondo di solidarietà #NoiConGliInfermieri – Al via le richieste di contributi

A seguito del lancio da parte della Federazione, il 10 aprile scorso, della campagna di raccolta dedicata agli infermieri colpiti, a vario titolo, da Covid19, per loro e per le loro famiglie è nato un Fondo di solidarietà, da integrare e alimentare nel tempo attraverso donazioni pubbliche e private.

Si tratta di un Fondo “a sportello”, in cui alla classica attività di raccolta delle donazioni si affianca la immediata erogazione di contributi agli infermieri, regolarmente iscritti all’Albo e in possesso dei requisiti individuati dal regolamento approvato dal Comitato centrale FNOPI.

Nella sezione “download” della piattaforma di raccolta fondi, all’indirizzo https://www.noicongliinfermieri.org/il-fondo-di-solidarieta/ sono  già disponibili i modelli di domanda, già organizzati per ciascuna area di intervento.

I richiedenti possono inviare da subito tutta la documentazione necessaria alla Federazione, tramite Pec o raccomandata con ricevuta di ritorno.

Tutti gli interventi e i requisiti di accesso sono sintetizzati nella tabella presente all’indirizzo https://www.noicongliinfermieri.org/il-fondo-di-solidarieta/.

 

 

Attivazione Fondo di Solidarietà #NoiConGliInfermieri

Noi infermieri con le nostre vite per salvare la tua. Adesso abbiamo bisogno di te.

Sostieni il fondo di solidarietà #NOICONGLIINFERMIERI per gli infermieri colpiti dal virus, promosso dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni INFERMIERISTICHE.

L’intero ammontare delle donazioni sarà un AIUTO IMMEDIATO e CONCRETO per:

  • infermieri colpiti dal virus in riabilitazione
  • infermieri in quarantena
  • famiglie degli infermieri deceduti nella lotta contro il virus

Fai la differenza. Dona ora.

Vai su www.noicongliinfermieri.org o dona tramite
IBAN IT91P0326803204052894671510 Banca Sella SpA
Causale: Fondo di Solidarietà NOI CON GLI INFERMIERI

 

Responsabilità sanitaria/Polizza professionale

La Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni infermieristiche (FNOPI) ha reso disponibile  da gennaio 2019, come risultato di due gare europee per l’identificazione del broker e della compagina assicuratrice, per tutti gli iscritti, anche se senza alcun obbligo di adesione, una polizza assicurativa per responsabilità per colpa grave.

Per tutte le informazioni http://www.fnopi.it/static/responsabilita-sanitaria.htm