“Tra terra e cielo – I trent’anni dell’Elisoccorso a Como”

Il 26 ottobre 2016 alle ore 18 è stato presentato il libro di Francesca Guido e Francesca Indraccolo dedicato alla trentennale presenza dell’elisoccorso nel comasco. Le autrici e il dott. Landriscina, direttore storico del servizio di emergenza comasco ed attuale direttore del soccorso della “Macroarea dei laghi”, hanno illustrato presso la libreria Feltrinelli il frutto del lavoro di ricostruzione della storia e della realtà dell’elisoccorso e degli attori (medici,infermieri, piloti, tecnici) che ruotano intorno al mondo del soccorso. Dopo il discorso del dott. Landriscina che ha sensibilizzato la cultura umana sul mutuo soccorso (come il saper eseguire una rianimazione cardiopolmonare), sono intervenuti il dott. Volontè, responsabile dell’AAT 118 di Como con sede a Villa Guardia, e Giovanna Colombo, infermiera della terapia intensiva neonatale dell’Ospedale “Sant’Anna” che ha effettuato il primo trasporto neonatale con elisoccorso da Como a Bergamo. Il discorso della collega Giovanna ha emozionato gli “addetti ai lavori”, medici, infermieri, tecnici, piloti, ma anche la platea non sanitaria presente numerosa, permettendo di rivivere le emozioni che la collega provò trent’anni orsono.

 

 

Sistema Tessera Sanitaria – obbligo per i liberi professionisti

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dell’Economia e Finanza (Mef) del 1° settembre 2016 che estende anche ai liberi professionisti iscritti all’Albo degli Infermieri l’obbligo di trasmettere telematicamente al Sistema Tessera Sanitaria (TS) i dati delle spese sanitarie sostenute dai pazienti a partire dal 1° gennaio 2016.

Pubblichiamo indicazioni generali

Maggiori informazioni sul sito www.sistemats.it/

numero verde: 800.030.070

 

Sistema di allerte Imi – D.Lvo 15/2016

Il sistema IMI per il rilascio del Tessera Professionale Europea prevede un meccanismo di Allerta ovvero una procedura in base alla quale le Autorità competenti di tutti gli Stati membri saranno informate circa i provvedimenti giurisdizionali, amministrativi e disciplinari che limitino o vietino, anche in modo temporaneo, l’esercizio delle attività professionali degli Infermieri.

Il meccanismo funziona tramite il Sistema IMI e in base alle disposizioni del D.Lvo 15/2016, investe di tale onere direttamente i Collegi Provinciali.

Infatti i Collegi, quali responsabili della tenuta degli Albi, sono i soggetti tenuti a provvedere ad emettere le Allerte, entro tre giorni dalla deliberazione del consiglio direttivo, inserendo i relativi dati su un apposito sito.

Le allerte riguardano non solo i casi di radiazione e sospensione ma anche altri motivi di cancellazione come la morosità, la perdita dei diritti civili, la richiesta di cancellazione, ecc.

Al collegio è fatto obbligo di dare comunicazione con raccomandata AR al sanitario dell’avvenuta allerta; una volta cessato il motivo dell’allerta (re-iscrizione in caso di morosità, termine della sospensione, ecc.) il collegio deve annullare la stessa e darne comunicazione al sanitario con le stesse modalità.

Rappresentando, tale procedura, un notevole aggravio sulle attività amministrative dei Collegi stessi, se ne è fatta carico la Federazione nazionale, naturalmente sulla base delle comunicazioni fornite dai Collegi provinciali nel rispetto dell’art. 3 DPR 137/2012.

La Federazione nazionale, di conseguenza, provvederà a dare l’allerta IMI, entro 3 giorni dall’avvenuta conoscenza, in base alle comunicazioni pervenute dai Collegi, per:

  • motivi amministrativi
  • morosità
  • ritiro titolo di abilitazione
  • perdita del godimento dei diritti civili (interdizione o inabilitazione comunicati dall’Autorità giudiziaria – art. 6 D.Lvo 15/2016)
  • rinunzia
  • motivi sostanziali       sospensione dal ………. al ………..
  • radiazione

L’attivazione del sistema di Allerta ha come data di inizio il 18 gennaio 2016.

La Federazione nazionale si è quindi attivata e sta cominciando ad inserire sul sistema IMI i dati ricevuti dai Collegi a partire da tale data.

Avverso l’allerta il professionista può presentare ricorso per chiederne la cancellazione o la rettifica, oltre al risarcimento di eventuali danni causati da allerte ingiustificate. Quando cessa la motivazione dell’allerta la Federazione nazionale procederà ad annullarla, entro tre giorni dalla data di adozione della decisione di revoca o dalla scadenza del divieto o della limitazione.

Ribadiamo l’importanza di attivare l’indirizzo PEC al fine di evitare l’invio della Raccomandata.

Si tratta di un sistema complesso, impegnativo e di nuova concezione che sicuramente sarà perfezionato man mano che tutti i Paesi dell’UE cominceranno ad attuarlo.

Verifica autocertificazioni

Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) che  prevede che le pubbliche amministrazioni si adoperino per effettuare controlli ed accertamenti, il Collegio IPASVI di Como ha attivato tale procedura in particolare sulla verifica del Casellario Giudiziale.

In particolare, l’articolo 71 (Modalità dei controlli) del già citato decreto stabilisce che le  amministrazioni sono tenute ad effettuare idonei controlli, anche a campione, e in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 dello stesso decreto.

Sentenza di Stato -prelievi a domicilio Ospedale Maggiore di Crema

Pubblichiamo la sentenza del consiglio di stato relativamente al ricorso fatto dall’allora coordinamento dei collegi lombardi, che avevano chiesto a regione Lombardia di esprimersi rispetto alla disposizione che l’ospedale Maggiore di Crema aveva emanato e che impediva ai liberi professionisti di consegnare al suddetto ospedale i propri prelievi, eseguiti al domicilio, per essere analizzati.

Come si può evincere da ciò che la sentenza esprime, è evidente che quando ci muoviamo in modo unito e con un obbiettivo chiaro e condiviso abbiamo grosse possibilità di creare spazi professionali gestibili dagli infermieri. Non è un caso che quel ricorso fu iniziato in un’epoca in cui anche in Lombardia esisteva una unità di intenti tra i collegi, tanto è vero che fu l’ultimo triennio che vide la presenza di un coordinamento dei collegi lombardi.

Fantigrossi “La sentenza stabilisce che i principi della libera concorrenza si devono applicare anche alla sanità. Con questo pronunciamento della corte viene evidenziata la possibilità di allargamento del mercato ai liberi professionisti anche in forma societaria e non solo legati ai laboratori a cui regione affidò l’intermediazione e a cui i professionisti prestavano solo un servizio. Regione Lombardia deve anche capire che c’è una economicità con il libero mercato, questa sentenza è un’opportunità per la Regione per rendere il sistema più snello ed economico”. I collegi Ipasvi della lombardia ritiengono sia utile tornare in Regione e riaprire il tavolo delle trattative per disarticolare la delibera del 2001 che regolamentava i laboratori.

sentenza

 

PEC – Posta Elettronica Certificata – nuovi adempimenti

Richiamando le misure contenute nel D. L. 29/11/2009 n. 185 (Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anticrisi il quadro strategico nazionale) pubblicato nella G.U. n. 280 del 29 novembre 2008 – s.o. n. 263, meglio noto come “decreto anti-crisi”, si ricorda che:

“…….gli iscritti agli Albi devono indicare il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata agli Ordini e collegi di appartenenza…….”

La legge n. 183 del 12 novembre 2011 ha introdotto un elemento di rilevante novità che riguarda direttamente gli Ordini i Collegi ed i professionisti tutti, in particolare laddove all’art. 25, comma 4, prevede che:

“….l’omessa pubblicazione di suddetti elenchi o il rifiuto di comunicare con le pubbliche amministrazioni costituiscono causa di scioglimento e commissariamento dell’Ordine/Collegio inadempiente…..”

Le più recenti disposizioni previste dall’art. 14 del D.lgs n. 159/2015 “Misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione, in attuazione dell’art.3 comma 1, lettera a) della legge 11 marzo 2014 n. 23” stabiliscono  che:

“….a partire dal 1 giugno 2016 la notifica delle cartelle può essere eseguita con le modalità di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2015 n. 68 , ovvero a mezzo posta elettronica certificata (PEC) , all’indirizzo risultante dagli elenchi a tale fine previsti dalla legge. Nel caso di imprese individuali o costituite in forma societaria, nonché professionisti iscritti in albi o elenchi, la notifica avviene esclusivamente con tali modalità, all’indirizzo risultante dall’indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata….”

Come già comunicato con il bollettino di pagamento della quota 2016, in adeguamento alla nuova normativa, anche il Collegio IPASVI di Como, dal 2017 provvederà all’invio dell’avviso di scadenza della quota annuale unicamente in pec, riservando la modalità cartacea ai soli iscritti non ancora in regola con l’attivazione.

Nel ricordare che il Collegio attiva gratuitamente la pec per i propri iscritti, si invitano gli iscritti che non sono ancora in regola con tale normativa, onde evitare ulteriori sanzioni, di provvedere all’attivazione al più presto, scaricando e compilando il modulo disponibile nella sezione del sito https://opicomo.it/pec/ .

Alle luce delle nuove disposizioni, si invitano inoltre gli iscritti a tenere sotto controllo la posta pec, sulla quale potrebbero pervenire comunicazioni importanti.

Per maggiori approfondimenti:

La segreteria del Collegio è a disposizione negli orari di apertura, per eventuali ulteriori chiarimenti in merito.

Festa Internazionale dell’Infermiere 2016

Sabato 14 maggio 2016 – Como piazza Duomo dalle ore 10.00 alle ore 18.00

Il Collegio IPASVI DI COMO ha scelto di incontrare la popolazione con lo scopo di avvicinare il cittadino alla figura infermieristica e promuovere interventi di educazione sanitaria.

Alla giornata parteciperanno gli Infermieri iscritti al Collegio Ipasvi di Como e alcuni studenti del Corso di Laurea in Infermieristica.

Gli interventi in programmazione riguardano la prevenzione delle patologie cardiovascolari, con misurazione della pressione arteriosa, prevenzione della patologia diabetica , dimostrazione di misure di disostruzione pediatriche con istruttori certificati.

Festa Internazionale dell’Infermiere 14 maggio 2016

SABATO 14 MAGGIO 2016 a COMO in Piazza Duomo, dalle 10 alle 17.30,

si svolgerà la festa di celebrazione della

GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFERMIERE.

Gli infermieri iscritti al Collegio IPASVI della Provincia di Como che vogliono partecipare in modo attivo alla manifestazione in programma  riceveranno come ringraziamento la felpa identificativa(vedi immagine di seguito) della figura infermieristica pensata da questa Commissione Immagine. E’ possibile prenotare la propria felpa inviando una e-mail alla Segreteria del Collegio (info@opicomo.it) indicando il proprio nominativo con recapito telefonico, la propria disponibilità (fasce orarie: dalle 10.00 alle 13.30 oppure dalle 13.00 alle17.30) e la taglia preferita. Sono a disposizione 100 felpe.

 Criteri di assegnazione felpe:

  • Ordine di ricevimento candidatura
  • Priorità a chi non ha potuto partecipare lo scorso anno
  • Presenza nella fascia oraria indicata

 La Commissione Immagine.

Nomina CTU e CTP

Attualmente il disegno di legge prevede che “nei procedimenti civili e nei procedimenti penali aventi a oggetto la responsabilità sanitaria, implicanti la valutazione di problemi tecnici complessi, l’autorità giudiziaria affida l’espletamento della consulenza tecnica e della perizia a un medico specializzato in medicina legale e a uno o più specialisti nella disciplina che abbiano specifica e pratica conoscenza di quanto oggetto del procedimento”.

In analogia e per le stesse motivazioni legate alla modifica già avvenuta sul ruolo di coordinamento del risk management, sarebbe il caso, secondo la presidente Ipasvi,  di prevedere anche a questo livello la possibilità che il compito di CTU e CTP possa essere svolto oltre che dai medici anche da altro personale dipendente delle strutture sanitarie ‘con adeguata formazione ed esperienza almeno triennale’.

“Questo – ha spiegato – anche in considerazione del fatto che la giurisprudenza ha definito negli ultimi tempi “autonoma” la responsabilità degli atti compiuti da infermieri rispetto a quelli di altri professionisti, fino a condanne a questi per non aver verificato errori di altri (Cassazione sen. 2192/ 2015). E sempre la giurisprudenza  (Cassazione sen. 2541/2016) ha stabilito che l’infermiere non è ‘ausiliario del medico’, ma ‘professionista sanitario’ e assume responsabilità di tipo omissivo riconducibili a una specifica posizione di garanzia nei confronti del paziente, del tutto autonoma rispetto a quella del medico. E ha precisato anche che la responsabilità della formazione del personale infermieristico è in capo al personale infermieristico stesso ed esula dalle ‘prerogative dirigenziali del direttore o primario del reparto’. Quindi – ha concluso Mangiacavalli – , appare corretto che anche la responsabilità sanitaria in caso di procedimenti civili e/o penali, ove ci siano da considerare aspetti tecnici, sia valutata  da professionisti appartenenti alla stessa categoria professionale”.